"L'agente Erlendur, un antieroe in versione islandese... un personaggio interessante, sintomatico del marcio e del non detto della società contemporanea."
L'Express
"Indriðason è il miglior scrittore di gialli dei paesi nordici."
The Times
"Indriðason riempie il vuoto lasciato da Stieg Larsson."
Usa Today
Estate 1972. Da qualche settimana l'Islanda non è più un fazzoletto di terra sperduto nell'Atlantico settentrionale. All'improvviso i riflettori di tutto il mondo sono puntati sull'isola e sulla sua tranquilla capitale. Siamo in piena guerra fredda e Reykjavík ospita la sfida del secolo tra i campioni di scacchi Bobby Fischer e Boris Spasskij, rappresentanti delle due superpotenze. La posta in gioco è ben più alta di un titolo mondiale. Sullo sfondo di questo scenario, l'assassinio del diciassettenne Ragnar Einarsson sembrerebbe un dettaglio insignificante e le coscienze degli islandesi, rapiti dallo storico torneo, non ne restano scosse. Ma a indagare sull'assurdo omicidio all'apparenza privo di movente è Marion Briem, futuro superiore di Erlendur alla polizia di Reykjavík. Forte del senso etico e della caparbietà maturati grazie a una difficile storia personale, a una vita segnata dalla solitudine e dalla malattia, Marion va a fondo di un crimine che a poco a poco si rivela essere niente meno che un intrigo internazionale.
"Se amate i gialli di classe, allora questo autore fa per voi."
The Irish Time
"Una nuova voce del vitalissimo neo-noir scandinavo."
Il Venerdì di Repubblica
"Erlendur... poliziotto disilluso che fa luce laddove l'Islanda pare immersa in una notte infinita. Insomma, un grande."
Anna